L’idea nasce dal desiderio di riprendere un’antica tradizione francescana, dove in molte chiese nell’approssimarsi del Santo Natale, i frati solevano rievocare la natività con personaggi a misura d’uomo; uno degli esempi più famosi è quello dell’Aracoeli di Roma.
Ma allestirne uno del tutto originale nel Santuario san Giacomo di Poggio Bustone, scaturisce dall’intuizione di far entrare i visitatori all’interno della scena, per renderli non semplici spettatori ma protagonisti dell’evento. Ecco allora le 36 statue collocate in una delle parti più antiche del convento.
Appena scese le scale della mostra ci troviamo dinanzi ad una scena medievale. I personaggi si stanno recando per assistere allo spettacolo del giullare che è collocato al centro; ma chi è in realtà questo giullare? È Francesco d’Assisi che ritroviamo nella stanza affianco, vestito ormai da frate, mentre si accinge a donare il pane a Santa Chiara. Sul fondo scorgiamo una donna sdraiata che ha appena partorito; è Madonna Pica, la madre del Poverello, che secondo una tradizione ha dato alla luce suo figlio nella stalla della propria casa
Entrando nella stanza del presepio vero e proprio, ci viene incontro un soldato romano, che contestualizza l’evento della Natività; dinanzi a lui una famiglia di pastori. E finalmente ci troviamo dinanzi alla Sacra Famiglia, dove sono già presenti i Magi (rappresentate l’Africa, l’Asia e l’Europa) che portano i regali doni. Il piccolo Gesù è in realtà un bambino di due anni: in effetti il Vangelo ci dice che quando i Magi non fecero ritorno dal Re Erode, egli ordinò di uccidere tutti i bambini del suo territorio, dai due anni in giù.
L’allestimento è stato curato da fr. Renzo Francesco Cocchi, mentre alcune delle statue utilizzate sono state rielaborate dal Maestro Piero Casentini.
La mostra resterà aperta dal 1 dicembre 2018 al 13 gennaio 2019
Orario 9:00 – 12:30 – 15:00 – 18:00